Rupis Maria Mater Ecclesiae

Cosa visitare

Chiesetta di Maria Madre della Chiesa

La chiesetta Maria Madre della Chiesa fu realizzata dal Conte Bonoris in concomitanza della realizzazione dei corpi di fabbrica della Foresteria del Castello, demolendo l’originaria Chiesa di Santa Croce facente parte del complesso del ex-convento dei Cappuccini del ‘500.

Della vecchia Chiesa il Conte non conservò nulla nemmeno l’orientamento che fu invertito, portando l’abside ad ovest.
Le semplici proporzioni della chiesetta sono valorizzate da un caratteristico insieme di elementi romano-gotici.
La facciata è intonacata per raccordarsi agli edifici adiacenti.

Originariamente il tetto doveva essere a vista, costituito da capriate, travi e assito.
Negli anni 60-70 venne realizzata una soletta piana in latero cemento.
Anche l’originaria pavimentazione venne sostituita in tempi recenti da una nuova pavimentazione in mattonelle di marmo rosso con sottostante realizzazione di impianto di riscaldamento a pavimento.

Il giardino, un’oasi di pace

La casa è circondata da un’area verde ove il cielo, l’orizzonte, gli alberi, i fiori, i cespugli avvolgono il visitatore che è alla ricerca di ristoro. Dal cortile quindi ci si avventura alla scoperta di aree di sosta, adatte alla riflessione, alla lettura, alla meditazione, alla riscoperta della natura tra alberi secolari.  Trovare la pace questo è l’obiettivo più fecondo.

La foresteria, il cortile, e i suoi ambienti

L’ex foresteria del Castello Bonoris erge maestosa costeggiando la salita  ai cappuccini, per chi viene dalla città percorrendo via XXV Aprile. 

Nel 1965 i fondatori  dell’associazione progettarono un ampliamento della stabile aggiungendo un fabbricato che si snoda su via Matteotti. Entrando dall’androne ci si apre ad un cortile contornato dal  fabbricato su tre lati . Il vecchio ed il più recente interagiscono architettonicamente con richiami che solo al visitatore attento svela la diversità di edificazione. Ambienti, logge,  cappella, danno al cortile un tono suggestivo. Porte, finestre, inferriate, architravi, sottogronde , prendono l’attenzione e ci portano a vedere il bello.

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